Cellule che
si gonfiano e che si sgonfiano
Patate, cetrioli e pesci

Materiali
Sale da cucina, una patata,
un cetriolo, un becher, un cucchiaino, due piatti fondi di plastica,
un coltello, un tagliere, acqua
Cosa fare
- Versare 250 ml di acqua nel becher e
aggiungere3 cucchiaini colmi di sale
- Versare in un piatto l’acqua
salata e nell’altro acqua
di rubinetto
- Tagliare la patata e il cetriolo a fette
dello spessore di circa 5 mm
- Mettere due fette di patata e due di
cetriolo nel piatto con l’acqua
salata e altrettante fette nel piatto con acqua di rubinetto
- Dopo
circa un quarto d’ora togliere le fette da entrambi i
piatti e cerca di piegarle, per confrontarne consistenza e flessibilità
Cosa osservare
Le fette di patata e cetriolo immerse per
un certo tempo in acqua salata sono più flosce, quelle immerse in acqua di rubinetto sono più rigide.
Cosa accade
L’acqua entra ed esce dalle cellule spostandosi verso il lato
della membrana cellulare in cui è presente la maggior quantità di
sostanze disciolte. Nel caso delle fette in acqua salata, l’acqua
si sposta dalle fette alla soluzione nel piatto perché qui il
sale è più concentrato che all’interno delle cellule.
E’ questa disidratazione che rende le cellule più flosce.
Il contrario avviene nell’altro piatto; in questo caso l’acqua
entra nelle cellule, rendendole più turgide e rigide.

Lo stesso fenomeno accade nei pesci:
• I pesci che vivono in acqua salata tendono a disidratarsi proprio
come le fette di cetriolo e patata. Cercano di compensare la perdita
d’acqua bevendo grandi quantità d’acqua marina ed
espellendo il sale attraverso le branchie, inoltre i loro reni si sono
adattati per espellere pochissima acqua al corpo.
•
I pesci d’acqua dolce invece tenderebbero a gonfiarsi perché a
loro accade il contrario: il mezzo in cui sono immersi è infatti
meno salato del loro interno e l’acqua viene assorbita dalle cellule.
Si sono adattati all’ambiente in cui vivono espellendo molta acqua
attraverso i reni.
Tazzine di patate

Materiali
Una patata, zucchero,
un coltello, un cucchiaino, una vaschetta. Cosa
fare
Taglia a metà una patata,
appiattisci leggermente la parte curva in modo che le due metà stiano
in piedi, scavale dall'altra parte in modo da formare due "tazzine" facendo
attenzione a non forare il fondo ( vedi figura di fianco).
Metti le due "tazzine" nella vaschetta con acqua, asciugando
il loro interno, versa dello zucchero in una delle due (B), lascia vuota
l'altra (A).
Osserva cosa accade e descrivi la differenza di comportamento tra la
tazzina vuota e quella con lo zucchero.
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Cosa osservare
La tazzina contenente lo zucchero si riempie
d’acqua, mentre l’altra
resta vuota.
Cosa accade
Vedi spiegazione precedente sul fenomeno
dell'osmosi.
Uovo nudo
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primo sviluppo di bollicine |
dopo 24
ore il guscio si è sciolto |
Materiali
Un uovo, un barattolo con coperchio in cui poter inserire l’uovo,
aceto bianco, un pezzo di spago, un righello
Cosa fare
- Aiutandosi con lo spago, misurare ed
annotare la circonferenza massima di un uovo
- Sistemare l’uovo
all’interno di un barattolo, facendo
attenzione a non rompere il guscio
- Coprire l’uovo con aceto,
chiudere il barattolo ed attendere qualche giorno.
- Togliere l’uovo
nudo dal barattolo e misurarne la circonferenza con lo spago, facendo
attenzione a non romperlo.
Cosa osservare
Appena inserito l’uovo in aceto si
osservano delle bollicine. Dopo almeno 24 ore tutto il guscio è sparito
(ne resta solo qualche traccia, facilmente asportabile) e l’uovo è “nudo”,
cioè ricoperto solo della membrana che c’è sotto
al guscio. L'uovo "nudo" si è molto ingrossato.

Cosa accade
Tra il carbonato di calcio (cioè il calcare) che costituisce
il guscio dell’uovo e l’aceto avviene una reazione acido-base.
Le bollicine osservate sono l’anidride carbonica che si sviluppa
durante questa reazione. La reazione continua lentamente fino a quando
tutto il guscio non si è sciolto nell’aceto.
L’uovo nudo si è ingrossato rispetto all’uovo con
guscio perché l’acqua contenuta nell’aceto si è spostata
al suo interno. Infatti ci sono più sostanze disciolte nell’acqua
all’interno dell’uovo di quante non ve ne siano nell’aceto.
Uovo ristretto

Materiali
Uovo "nudo”, un barattolo con coperchio, sale, un pezzo di spago,
un righello
Cosa fare
- Versare acqua in un barattolo riempiendolo
per circa ¾ e aggiungere
sale, mescolando, fino a quando il sale non si scioglie più (soluzione
satura)
- Sistemare l’uovo nudo ottenuto
dall’esperienza
precedente all’interno del barattolo, facendo attenzione
a non romperlo, chiudere e lasciare riposare per qualche giorno
- Togliere
l’uovo dal barattolo e misurarne la circonferenza.
Cosa osservare
L’uovo nudo, dopo essere stato immerso a lungo in acqua sale,
si è un po’ ristretto
Cosa accade In questo caso il fenomeno dell’osmosi ha provocato il trasferimento
d’acqua in senso inverso rispetto alla prova precedente, cioè l’acqua
si è spostata dall’uovo alla soluzione di acqua salata contenuta
nel barattolo. |