Naturale o
artificiale?
Premessa
Quasi sempre alle bibite vengono aggiunti dei coloranti per renderle
più gradevoli alla vista e per mascherare l’assenza dell’ingrediente
fondamentale. Dalla lettura dell’etichetta di una bibita si può capire
se il colorante aggiunto è naturale o artificiale.
Materiali
Fornello, pentolino, becher, bacchetta in vetro o cucchiaio, lana grezza,
aranciata con colorante artificiale e con colorante naturale (caroteni),
arancia, succo di lampone con colorante artificiale e con colorante naturale
(antociani).
Cosa fare
- Spremere un’arancia, versare il succo nel pentolino, riscaldare
fino quasi ad ebollizione ed aggiungere un po’ d’aceto.
- Spegnere
il fornello, inserire un pezzo di lana grezza nel pentolino e rigirarlo
bene aiutandosi con la bacchetta di vetro, in modo che si colori
il più possibile
- Estrarre dal liquido la lana, strizzarla e
dividerla in due parti
- Lavare in acqua bollente uno dei due pezzi
di lana precedentemente colorati
- Ripetere il procedimento con le aranciate
con colorante artificiale e naturale (carotene) e con i succhi di
lampone con colorante
artificiale e naturale (antociani)
Cosa osservare
Tutti i pezzi di lana trattati con coloranti artificiali restano molto
colorati, anche dopo il lavaggio in acqua bollente, mentre la lana
immersa nel succo d’arancia o nelle bibite con coloranti naturali
perde gran parte del colore dopo essere stata sciacquata con acqua
calda.
Cosa accade
Le sostanze naturali si degradano facilmente con il calore e quindi non
si legano in modo stabile alla lana, il contrario avviene per i coloranti
artificiali.
Conclusioni
E’ importante leggere le etichette di ciò che beviamo (e
mangiamo). I coloranti artificiali sono quasi sempre dannosi alla saluti.
Molti di essi, se assunti in elevate quantità, risultano cancerogeni
|